Ti conosco mascherina! L’importanza di sentirsi visti e riconosciuti

Ti conosco mascherina! L’importanza di sentirsi visti e riconosciuti

07 Febbraio 2018

Sentirsi riconosciuti dagli altri ha un’enorme importanza per gli esseri umani, anche se spesso preferiscono indossare una maschera.

Ieri sera ho partecipato all’ultima lezione del corso introduttivo di astrologia psicologica: abbiamo usato il Tema Natale di ogni partecipante per fare un ripasso sugli archetipi che rappresentano i segni e i pianeti, e di come questi concorrono ad influenzare la personalità e la visione del mondo di ognuno. È stato bellissimo vedere le espressioni, fra sollievo e sorpresa, di chi si è sentito “raccontare da fuori” grazie alla capacità che hanno i simboli di andare oltre le apparenze e arrivare diretti all’essenza delle cose.

Ho la grande fortuna di assistere anch’io a questi piccoli miracoli con i miei clienti; gli strumenti che uso sono il Business e il Life Mentoring, ma l’obiettivo è lo stesso: aiutare chi mi sta davanti a sentirsi visto, capito, accolto e finalmente riconosciuto in tutto il suo valore di essere umano, pieno di potenzialità che aspettano solo di esprimersi.

Non sempre ci è dato di nascere e crescere in condizioni ottimali; anzi, purtroppo capita più spesso il contrario. E quindi ricorriamo a delle strategie di adattamento, spesso sotto forma di ruoli autoimposti. Ma arriva sempre un momento in cui ci rendiamo conto che la maschera (se è solo una siamo già fortunati!) che abbiamo indossato per sopravvivere ci sta diventando stretta… e allora che si fa? Non consiglio di togliersela a forza, a meno che l’idea di farti strappare un molare senza anestesia ti sembri eccitante.

Un primo, piccolo, ma importantissimo passo, è quello di rivolgerti a qualcuno che possa guardarti negli occhi (non per niente li chiamano “specchi dell’anima”) senza paura e, soprattutto, senza giudizio. È fondamentale che tu senta di poterti fidare, perché sono momenti di massima vulnerabilità. Ovviamente suoneranno dei campanelli di allarme, perché la funzione della maschera è anche quella di proteggerti, ma se riesci ad ascoltarti bene (e a sentire i messaggi del corpo), dovresti riuscire a distinguere la naturalissima (e benedetta) paura dell’ignoto, dall’istinto di fuga di fronte a un pericolo mortale. Se sei nella seconda condizione, per amor del cielo, esci da quella stanza. Forse chi ti sta di fronte è bravissimo, ma non è il terapeuta adatto a te. In ogni caso, non gli devi nessuna spiegazione.

Se pianti un seme con la massima cura nel terreno adatto a lui, e ti assicuri che abbia acqua e luce e riparo da parassiti e intemperie, come potrebbe poi non sbocciare in tutta la sua magnificenza?

Ti auguro di trovare il tuo giardiniere dell’anima: sarà quello giusto se ti insegnerà a diventare te stesso 🙂

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