Stress e cambiamento

Stress e cambiamento

21 Marzo 2024

Quando si parla di stress e cambiamento, sembra un po’ di tornare al dilemma dell’uovo e della gallina.

Sappiamo che certi ritmi e abitudini sono fonte di stress, ma a volte anche la sola idea di mettere in atto delle modifiche ci appesantisce, quindi tiriamo avanti fra sospironi e weekend che durano sempre troppo poco…sperando che non arrivi il burnout.

Spesso poi facciamo fatica ad ascoltare le persone vicine, a casa o in azienda, che ci suggeriscono di rallentare, delegare, gestire meglio il nostro tempo…anzi, magari ci infastidiamo pure, perché non ci sentiamo capitə o prendiamo quei suggerimenti come critiche al nostro modo di organizzarci.

Col risultato che nulla cambia tranne lo stress, che aumenta

Se c’è una cosa che ho capito, in anni di lavoro su di me e grazie alla professione che ho scelto, è che i cambiamenti più profondi partono sempre e solo da una scelta personale.

Nei casi peggiori, ci si decide finalmente a mettere mano alle priorità della vita, e quindi dell’agenda, dopo episodi gravi o eclatanti come:


– questioni di salute, nostra o di persone care

– una separazione di coppia o una scissione societaria (a volte le implicazioni economiche ed emotive di queste situazioni si assomigliano molto)

– un lutto, un fallimento, imprevisti estremi che compromettono l’operatività (eventi meteo catastrofici, incendi, terremoti, pandemie…)

Nei casi migliori, invece, sono occasioni più liete a farci riflettere e finalmente dedicare più cura alla nostra salute ed a come impieghiamo il nostro tempo; ad esempio:

– l’arrivo di una nuova vita o la partenza di un nuovo progetto

– l’inizio di una relazione, di coppia o professionale

– l’incontro con persone che ci ispirano, con la loro storia, testimonianza o stile di leadership, a mettere in discussione lo status quo

– la partecipazione a percorsi di formazione o coaching che toccano le corde giuste

Per come ho strutturato questa serie di post, adesso dovrebbe arrivare il suggerimento su come affrontare una conversazione su stress e cambiamento: il famoso “dillo così”.

Ma se concordi con quanto ho scritto fin qui forse avrai capito che, in questo caso ancora più che in altri, partire da sè è il miglior modo per dare l’esempio, e quello vale più di mille parole.

Ecco quindi qualche domanda che ti farei se ti avessi davanti in veste di coachee o di cliente, ad esempio per una consulenza nella tua azienda:

❓Quante priorità ti dai in una giornata?
❓Come distingui ciò che è urgente da ciò che è importante?
❓In base a cosa valuti l’efficacia della tua delega e della tua comunicazione?
❓Come sarebbe organizzata l’agenda della tua settimana ideale?

Ti aspetto nei commenti, oppure possiamo organizzare una call conoscitiva e riflettere insieme sulle tue risposte 😉

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