Wild oat: il mio posto nel mondo

Wild oat: il mio posto nel mondo

16 Gennaio 2016

I Fiori di Bach sono entrati nella mia vita in punta di piedi molto tempo fa, ma da qualche anno stanno accompagnando il mio cammino come amici insostituibili, discreti e presenti.

Ho avuto la fortuna di poterli studiare in modo approfondito con una delle maggiori esperte in Italia (Catia Trevisani della Scuola SIMO), e di sperimentare la loro efficacia anche con con amici e persone che si sono rivolte a me per ritrovare il proprio benessere.

I Fiori di Bach sono un meraviglioso strumento di scoperta, trasformazione, accudimento, cura…e non smettono mai di sorprendermi per la loro semplicità e potenza.

Uno dei fiori della mia triade personale è Wild Oat, l’avena selvatica.
E’ il fiore simbolo della ricerca interiore verso la propria missione di vita, del proprio scopo, del proprio posto nel mondo.
Quando siamo in fase Wild Oat non armonica, ci sentiamo confusi, indecisi, frustrati: abbiamo mille idee e aspirazioni che poi non riusciamo a concretizzare.
Disperdiamo le nostre energie (mentali, fisiche, emotive, economiche) in molti progetti, che però abbandoniamo non appena si è spenta la fiammella dell’entusiasmo iniziale.

Wild Oat ci aiuta a ritrovare la centratura, a riconnetterci con il nostro sentire profondo, a sintonizzare le vibrazioni della nostra energia con quelle superiori dell’Universo, che ci ha voluti qui per uno scopo preciso, unici e speciali.

Wild Oat ci riporta a casa.